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mercoledì 24 agosto 2011

Frida Kahlo, mitica pittrice messicana

Con l'autunno alle porte può essere carino dare inizio ad un nuovo passatempo, magari una visita in qualche museo o ad una città storica. E' per questo che abbiamo deciso di dar vita ad una nuova rubrica, dedicata all'arte che vi aiuterà a scegliere luoghi e personaggi di interesse.
Oggi iniziamo il nostro percorso artistico con una grande pittrice messicana - Frida Kahlo, il cui nome completo era Magdalena Carmen Frida Kahlo y Calderón, nata a Coyoacan nel 1907, in Messico.
In un mondo maschilista come la pittura, soprattutto una volta, essere una donna vuol dire essere inferiore agli altri pittori (maschi). Essere considerati delle pittrici allora era già quasi una nomea di carità e uno sdegno visto che una donna deve, secondo la "tradizione", essere una musa, quindi un'ispiratrice lei stessa e non essere dall'altra parte della tela. Infine Frida Kahlo è messicana ovvero una donna che geograficamente risiede nell'America, ma che non viene considerata americana e come terzo fattore è comunista verace. André Breton, teorico del Surrealismo che si interessò largamente alla pittura di Frida Kahlo quando soggiornò per un periodo in Città del Messico la incitò a fare una mostra a Parigi, la mecca del Surrealismo. Forse è proprio il suo essere non europea, anche se i suoi nonni paterni lo erano, ad avere incantato maggiormente i parigini. Non dimentichiamo che è proprio il periodo in cui tutto ciò che poteva sembrare esotico riscuoteva successo. La sua pittura - molto intensa - comunica sensazioni di dolore e solitudine ma anche di grande forza, dignità ed amore per la vita. Fu una pittrice dalla vita quanto mai travagliata. Sosteneva di essere nata nel 1910, poiché si sentiva profondamente figlia della rivoluzione messicana di quell'anno e del Messico moderno. Divenne un'attivista del partito comunista messicano cui si iscrisse nel 1928, partecipando a numerose manifestazioni. Non per niente, una volta adulta, cambierà il nome originario Frieda - nome assai usuale in Germania che discende dalla parola "Fried" e che significa "pace" - in Frida per contestare la politica nazista della Germania. 
A partire dal 1938 la pittura si intensifica: i suoi dipinti non si limitano più alla semplice descrizione degli ‘incidenti’ della sua vita, parlano del suo stato interiore e del suo modo di percepire la relazione con il mondo e quasi tutti includono tra i soggetti un bambino, sua personificazione. Nello stesso 1938 le furono dedicate tre importanti esposizioni a New York, l'anno successivo a Parigi e nel 1953, un anno prima della morte, a Città del Messico. Nella sua casa di Coyoacán, la "Casa Azul", sorge oggi il Museo Frida Kahlo.
Nel 1929 il 21 agosto sposò Diego Rivera, che era al suo terzo matrimonio, pur sapendo dei continui tradimenti a cui andava incontro. Nonostante ciò Rivera le rimarrà accanto fino alla morte avvenuta nel 1954.
Frida seppe esprimere nelle sue opere il dolore, la morte - temi di solito evitati, rimossi, con uno stile singolarissimo e unico. Le opere della pittrice messicana continuano ancora ad esercitare un grandissimo fascino artistico ed un forte impatto emotivo. Molto probabilmente questa donna coraggiosa sarà ricordata nei tempi a venire come la più grande pittrice del Novecento.
Infine, vi consigliamo per l'approfondimento, naturalmente per l'interesse proprio, leggere il libro "Frida. Vita di Frida Kahlo"  di Herrera Hayden oppure nel tempo libero guardare il film " Frida" di Julie Taymor.


Il 21 giugno 2001 viene emesso un francobollo negli Stati Uniti che riporta l'effige di Frida Kahlo (scelta da un autoritratto eseguito nel 1933), il primo francobollo che ritrae una donna ispanica. 
Concludiamo la rubrica con una delle sue aforismi, che ci fa capire la tristezza e la solitudine della pittrice - "Aspetto felice la partenza - e spero di non tornare mai più".

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