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lunedì 22 agosto 2011

Vacanze, sindrome da rientro

E’ iniziato il controesodo, per la quasi totalità del popolo vacanziero. Uno dei momenti più critici dell'anno. Dopo il 15 agosto si inizia a parlare di fine delle vacanze e sembra che anche l’estate stia per terminare, anche se così non è e lo sa bene chi si ritrova di nuovo al lavoro con i termometro ancora bollente e l'afa che non da tregua. Abbiamo di fronte a noi ancora molte belle giornate di sole e spesso di caldo: è per questo che la voglia di tornare al lavoro o comunque alla routine quotidiana può diventare una sofferenza accentuata dalla necessità di spostarsi in auto o mezzi pubblici ed alla mancanza di giardinetti e luoghi di ristoro dove smaltire un pò dello stress da rientro. Dopo essersi abituati a svegliarsi tardi, a non udire i rumori assordanti della città al mattino, a mangiare bene e non di corsa, a stare molte ore a ridere, scherzare, ballare, giocare insieme agli amici, ai familiari o ai parenti, diciamolo: il rientro non è duro, è durissimo. E come ben sappiamo, qualsiasi stato d’animo non proprio felice si ripercuote anche sulla nostra salute, con conseguenze spesso spiacevoli causando alcune volte vere e proprie malattie. Ma quali sono i sintomi della depressione da rientro? e come correre ai ripari per non rischiare di rovinare i bei ricordi delle ultime settimane di vacanza, cadendo in uno stato di tristezza profonda e diventando intrattabili? Bene, innanzitutto dovete pensare che è più che normale che troviate tutto banale e grigio al vostro rientro a casa. Le solite mura non sono certo una spiaggia al tramonto o il verde di una montagna, se a questo aggiungete la sveglia mattutina per tornare al lavoro mentre il giorno precedente eravate ancora al mare, beh il danno è fatto. Il trucco sta proprio nel rientrare dalle vacanze con qualche giorno d’anticipo (anche tre o quattro giorni saranno sufficienti), rispetto alla data prevista per il ritorno in ufficio. In tal modo ci si potrà organizzare con più calma, svegliarsi non troppo presto al mattino, e godersi qualche altro giorno di libertà. Tornare al lavoro e alla vita di tutti i giorni forse sarà sempre un piccolo trauma, ma eviterete di trovarvi dalle stelle alle stalle nel giro di 24 ore. Oltre alla malinconia che deriva dalla necessità di abbandonare il mare o i monti per tornare a chiudersi in case e uffici, bisogna fare i conti con la necessità del fisico che deve acclimatarsi nuovamente alla città e riprendere i ritmi quotidiani.     
Gli americani la chiamano “holiday blues“, “sindrome da rientro”, è una condizione che inizia a manifestarsi già verso la fine delle vacanze, quando la sola idea di tornare in città e riprendere i ritmi di tutti i giorni fa stare male e spesso può portare a vanificare gli effetti benefici della pausa estiva. In prima linea per combattere lo stress da rientro frutta e verdura, che in molti casi hanno proprietà rilassanti. Particolarmente apprezzate sono le proprietà terapeutiche dell'uva che grazie alla presenza della vitamina B6 contrasta il nervosismo e l'insonnia. Ma anche dedicate qualche ora a se stessi, guardando un film, leggendo un libro, uscendo con gli amici aiuta a ritornare alla normalità.

Il nostro consiglio..........iniziate a progettare la vostra prossima trasferta vacanziera, magari anche solo un week-end: vi aiuterà comunque a distrarvi!

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