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venerdì 2 settembre 2011

Il valore economico dell'Ecologia


L'uso del termine ecologia a volte non viene utilizzato a proprio modo. Per gli ambientalisti l’ecologia è la disciplina in grado di fornire una “guida” per le relazioni dell’uomo con il proprio ambiente e, con la diffusione del movimento, divenne un termine utilizzato quotidianamente e spesso impropriamente. Tale tendenza si manifesta ancora oggi, confondendo spesso erroneamente l’ecologia con l'ambiente, con la conservazione della natura o con altri concetti e studi simili.  Innanzitutto l’ecologia è una scienza, cioè un complesso organico di conoscenze. Usualmente viene definita come “lo studio scientifico delle relazioni tra gli organismi e l’ambiente”, considerando come:
 - Relazioni, sia le interazioni con il mondo fisico, sia quelle con tutte le altre specie e con la propria
 - Ambiente, sia il contesto delle componenti viventi, sia le condizioni fisiche relazionate con un organismo
L'ecologia, nell'arco della sua pur giovane storia, ha visto nascere una serie di specializzazioni al suo interno, ad esempio quella urbana e sociale, culturale, industriale, comportamentale ed altre. Affinchè si potesse seguire la relazione tra il consumo umano di risorse naturali e la capacità della Terra rispetto alla sua rigenerazione, è stato creato un'indice statistico definito l'impronta ecologica, utilizzato proprio per misurare la richiesta umana nei confronti della natura.  
Ricordiamo che i fattori ecologici, presenti nel nostro ecosistema, determinano l'ambiente, influenzando la distribuzione degli organismi viventi nello spazio, agendo sul loro ciclo di sviluppo e nel lungo periodo sul processo di evoluzione delle specie. Nel tempo l'uomo ha modifacato l'ambiente naturale rendendolo affine alle sue esigenze, alterando così il ciclo evolutivo normale dell'ambiente stesso. Purtroppo sempre più spesso si parla di inquinamento atmosferico. I fenomeni di inquinamento sono il risultato di una complessa competizione tra fattori che portano ad un accumulo degli inquinanti ed altri che invece determinano la loro rimozione e la loro diluizione in atmosfera. Questo è uno dei problemi maggiormente sentiti dalle popolazioni dei grandi agglomerati urbani, di cui ci si è iniziati a preoccupare solamente negli ultimi 30 anni; di fatto negli anni '70 sono state adottate delle politiche per la riduzione degenti chimici e di altre numerose sostanze presenti nell'aria. Siamo nel 2011 in un mondo completamente digitale ed industrializzato con tanta difficoltà di cambiare il nostro nuovo stile di vita; ma affinché le nostre future generazioni potessero usufruire di ciò che stiamo costruendo oggi, bisogna considerare anche gli aspetti ambientali, condividendo possibilmente l'organizzazione urbana con gli ambientalisti. 
Parliamoci chiaro, dal punto di vista estetico una foresta ha più valore sicuramente agli occhi di chi ama la natura e la sua bellezza intatta. Ma se potessimo quantificare monetizzando un ecosistema senza rincorrere ad un fattore puramente teorico; come allora potremmo considerare i fattori dei beni ed dei servizi? 
Quale potrebbe essere una scelta giusta ed economicamente più vantaggiosa? Disboscare le aree forestali e costruirci sopra oppure riconvertire vaste aree di terreni agricoli in foreste? Ci occorà comunque del tempo per capire la vera realtà economica della situazione, anche se i primi passi sono stati già fatti tra i diversi governi a livello intercontinentale per un progetto ambizioso di riqualificazione e protezione del "capitale naturale".
Non ci resta che avere la speranza di avere un Mondo Migliore !!

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